Ludwig Dehio

Quattro secoli di storia europea, da Carlo V alla seconda guerra mondiale, ripercorsi nella prospettiva unificante di una lunga lotta tra tentativi di egemonia e ricerca di equilibrio. Ludwig Dehio, storico tedesco formatosi alla scuola di Friedrich Meinecke, rilegge in Equilibrio o Egemonia, con una potente interpretazione olistica, le vicende politiche e militari che hanno segnato il destino dell'Europa. Le potenze terrestri - dalla Francia all'Austria, dalla Svezia alla Germania - hanno combattuto per secoli cercando l'egemonia nel continente mentre le potenze laterali, come Inghilterra e Russia, che hanno il vantaggio di avere un grande sfondo (mare, steppe) disponibile quasi in esclusiva, badano a frustrarne gli sforzie a mantenerle in uno stato di poteri bilanciati. L'ingresso dei popoli nella politica, che comincia con la Rivoluzione francese e la leva di massa, e i progressi della tecnologia militare, già visibili nella guerra civile americana e divenuti devastanti nel conflitto 1914-1918, rendono sempre più complessa la ricerca dell'equilibrio. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, che riduce l'Europa a un campo di macerie, solo la minaccia della mutua distruzione nucleare è in grado di ricostituire una disciplina bilanciata. Dehio, con la sua archeologia delle potenze costituite in sistema, aiuta a capire il disordine che oggi dilaga nella politica mondiale dopo la fine dell'egemonia bipartita Usa-Urss.
Ludwig Dehio, (Königsberg 1888-Marburgo 1963), storico tedesco dell'età moderna archivista a Berlino fino al 1945 e dal 1946 professore onorario a Marburgo, è stato condirettore, dal 1949 al 1956, della rivista Historische Zeitschrift.I suoi lavori più importanti sono Equilibrio o Egemonia (ed or. 1948) e Deutschland und die Weltpolitik in 20. Jahrhundert (1955).